Codice Etico

 

CODICE ETICO

della Rivista

“Storia dell’Urbanistica”

Annuario Nazionale di Storia della Città e del Territorio

ISSN 2035-8733

 

“Storia dell’Urbanistica”. Annuario Nazionale di Storia della Città e del Territorio (d’ora in poi in questo testo Rivista) è una rivista scientifica internazionale, fondata da Enrico Guidoni, dedicata allo studio della Storia dell’Urbanistica della Città e del Territorio nei suoi diversi aspetti e declinazioni. È una rivista peer-review che si ispira al codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE: Best Practice Guidelines for Journal Editors.

La rivista rispetta il codice etico qui esposto.

È fatto obbligo a tutte le parti coinvolte – Direzione, Comitato scientifico, Membri della Redazione, Segreteria di Redazione, Referee ed Autori – conoscere e condividere i requisiti etici di seguito enunciati.

 

1.Procedimento di Peer Review

Ogni proposta viene sottoposta ad accettazione del Direttore e del Comitato Scientifico che ne valutano la conformità e adeguatezza alle tematiche scientifiche proprie della rivista, l’originalità e l’esclusività (i contributi devono essere inediti e non presentati contemporaneamente ad altre riviste).

Quindi l’articolo o il saggio viene sottoposto al giudizio di uno o più specialisti revisori anonimi (con modalità “singolo cieco”: testo anonimo e giudizio dei revisori anonimo per gli autori) che trasmetteranno al Comitato Scientifico le proprie valutazioni su originalità, completezza, qualità del lavoro entro sei settimane dal ricevimento del lavoro da valutare.

I referee sono scelti dal Direttore e dal Comitato scientifico secondo un criterio di competenza ed elevata qualificazione in materia, e sono tenuti nel loro operare alla massima riservatezza.

Il Comitato Scientifico, tenuto presente il giudizio dei revisori, decide in ultima istanza se pubblicare il testo in questione. In caso positivo il testo viene trasmesso alla Redazione, che provvede a controllare il rispetto delle norme editoriali da parte degli autori.

La Rivista sottopone alla identica procedura di valutazione, anonima e oggettiva, i contributi presentati per la pubblicazione dai membri del Comitato Scientifico, della Redazione e dai Corrispondenti.

 

2.Correttezza

La Direzione e la Redazione valutano gli articoli proposti per la pubblicazione esclusivamente in base al loro contenuto scientifico e senza alcuna discriminazione razziale, etnica e religiosa, di genere, di orientamento sessuale, di cittadinanza e di orientamento politico degli autori.

 

3.Riservatezza

La Direzione e la Redazione si impegnano a garantire la massima riservatezza nel corso dell’intero iter redazionale, non rivelando informazioni relative agli articoli proposti ad altre persone oltre all’autore, ai referee e all’editore.

Al fine di evitare ogni possibile conflitto di interessi la Direzione e i membri del Comitato Scientifico e della Redazione si impegnano altresì a non divulgare né utilizzare in propri studi i risultati delle ricerche e i contenuti di un articolo inedito proposto per la pubblicazione senza il consenso scritto dell’autore.

La Redazione conserva in un database riservato i risultati dei processi di referaggio dei saggi, ammessi e non, alla pubblicazione.

 

4.Qualità La peer-review è una procedura di valutazione scientifica intesa a coadiuvare la Direzione, il Comitato Scientifico e la Redazione ad assumere valide decisioni sugli articoli proposti e consente anche all’autore di migliorare il proprio contributo sulla base delle indicazioni (metodologiche, bibliografiche, ecc.) ricevute.

Il Comitato Scientifico verifica periodicamente il processo di revisione peer-review al fine di introdurre possibili miglioramenti. Si riserva inoltre di ricorrere a un ulteriore referee in caso di discordanza tra più pareri e qualora non sembri risolvibile internamente la decisione della pubblicazione o meno del saggio.

 

5.Rispetto dei tempi

Il referee che ritenga di non essere competente per quanto riguarda i temi dell’articolo o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla Direzione e alla Redazione della Rivista.

La collaborazione con un referee si considera sospesa in mancanza del rispetto dei tempi e modi previsti dalla procedura di valutazione.

Oggettività della valutazione

La peer review deve essere condotta in modo oggettivo. Ogni giudizio personale sull’autore è sconveniente e inappropriato. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi.

Indicazione dei testi

I referee si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall’autore nonché le indicazioni archivistiche di fondi considerati indispensabili per la specifica ricerca.

Il referee deve altresì segnalare alla Redazione eventuali rassomiglianze o sovrapposizioni del testo da lui ricevuto in lettura con altre opere a lui note.

 

6.Conflitto di interessi e divulgazione

Ogni informazione e indicazione ottenuta dai referee nel corso della peer review è da ritenersi come assolutamente riservata e non può essere usata per fini personali.

I referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi dovuto a precedenti rapporti di collaborazione o di concorrenza con l’autore e/o con la propria istituzione di appartenenza.

 

Doveri degli autori

 

7.Accesso e conservazione dei dati

Ove richiesto, gli autori degli articoli devono rendere disponibili anche le fonti e/o i dati su cui si è basata la ricerca, affinché siano conservati per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione e possano eventualmente essere resi accessibili per operazioni di verifica.

 

8.Originalità e plagio

Gli autori sono tenuti a dichiarare di avere composto un lavoro originale in ogni sua parte e di avere citato tutti i testi utilizzati.

 

9.Pubblicazioni multiple, ripetitive e/o concorrenti

L’autore non dovrebbe pubblicare articoli che presentano i risultati della stessa ricerca in più di una rivista.

 

Proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una rivista costituisce un comportamento eticamente scorretto ed inaccettabile, che comporta l’esclusione da ogni collaborazione con la Rivista.

 

10.Indicazione delle fonti

L’autore deve sempre fornire la corretta e precisa indicazione delle fonti e dei contributi indicati nell’articolo.

 

11.Paternità dell’opera

Deve essere correttamente attribuita la paternità dell’opera e devono essere indicati come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all’ideazione, all’organizzazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca che è alla base dell’articolo.

Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto.

Nel caso di contributi scritti a più mani, l’autore che invia il testo alla rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell’articolo e il loro consenso alla pubblicazione nella Rivista.

 

12.Conflitto di interessi e divulgazione

Tutti gli autori sono tenuti a dichiarare esplicitamente che non sussistono conflitti di interessi che potrebbero aver condizionato i risultati conseguiti o le interpretazioni proposte. Gli autori devono inoltre indicare gli eventuali enti finanziatori della ricerca e/o del progetto dal quale scaturisce l’articolo.

 

13.Errori negli articoli pubblicati

Se un autore successivamente all’invio della proposta individua in un suo articolo un errore o un’inesattezza rilevante, è tenuto a informare tempestivamente i redattori della rivista e a fornire loro tutte le informazioni necessarie per segnalare in calce all’articolo le doverose correzioni.

 

14.Misure antiplagio

Tutti gli articoli proposti alla Rivista sono sottoposti a un’attenta verifica volta a rilevare eventuali usi impropri di altri testi, anche ricorrendo a software antiplagio

Nel caso si evidenzi un plagio, si procede secondo quanto raccomandato nelle linee guida elaborate dal Committee on Publication Ethics (COPE) (http://publicationethics.org/resources/flowcharts).

Ove in un articolo della Rivista venga segnalato un plagio dai lettori, la Redazione:

1) informerà chi ha segnalato l’abuso dell’avvio della procedura nei confronti del plagiario;

2) verificherà il grado di effettiva coincidenza dell’articolo pubblicato nella Rivista con il testo o i testi che sarebbero stati plagiati;

3) informerà dell’accaduto il direttore e il comitato scientifico della Rivista per decidere collegialmente i successivi passi;

4) trasmetterà all’autore dell’articolo le evidenze emerse dal confronto con gli eventuali testi plagiati chiedendone conto.

Se dovesse risultare che l’autore ha effettivamente plagiato altri testi, la Redazione:

1) informerà l’autore del contributo plagiato e il direttore della rivista e/o della collana in cui esso è apparso;

2) pubblicherà la ritrattazione ufficiale dell’articolo apparso nella Rivista;

3) non consentirà al plagiario nuove pubblicazioni sulla Rivista.

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Direttore – Comitato Scientifico – Redazione

Direttore
Ugo Soragni

Comitato scientifico
Nur Akin, Antonello Alici, Sofia Avgerinou Kolonias, Federica Angelucci, Clementina Barucci, Gemma Belli, Gianluca Belli, Carla Benocci, Claudia Bonardi, Marco Cadinu, Jean Cancellieri, Carmel Cassar, Teresa Colletta, Gabriele Corsani, Chiara Devoti, Daniela Esposito, Antonella Greco, Giada Lepri, Fabio Lucchesi, Enrico Lusso, Fabio Mangone, Francesca Martorano, Paolo Micalizzi, Adam Nadolny, Amerigo Restucci, Costanza Roggero, Pasquale Rossi, Ettore Sessa, Eva Semotanova, Ugo Soragni, Donato Tamblè

• DIPARTIMENTO INTERATENEO DI SCIENZE, PROGETTO E POLITICHE DEL TERRITORIO DEL POLITECNICO DI TORINO
• LINGUE E LETTERATURE STRANIERE E CULTURE MODERNE, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO
• DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE
• DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DELL’UNIVERSITÀ DI “ROMA TRE”
• DIPARTIMENTO DI STORIA, DISEGNO E RESTAURO DELL’ARCHITETTURA, SAPIENZA – UNIVERSITÀ DI ROMA
• CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA PER I BENI ARCHITETTONICI E AMBIENTALI E PER LA PROGETTAZIONE URBANA, UNIVERSITÀ “FEDERICO II”, NAPOLI
• DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA – NAPOLI
• DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E ARCHITETTURA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
• DIPARTIMENTO DI PATRIMONIO, ARCHITETTURA, URBANISTICA, UNIVERSITÀ MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA
• DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E ARCHITETTURA, UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE

Redazione
Federica Angelucci, Claudia Bonardi, Marco Cadinu, Teresa Colletta, Antonella Greco, Paola Raggi, Stefania Ricci (coordinatrice), Laura Zanini

Segreteria di Redazione
Stefania Aldini, Irina Baldescu, Stefano Mais, Raimondo Pinna

Corrispondenti esteri
Alessandro Camiz, Eva Chodejovska, Rafał Eysymontt, Andrés Martínez Medina, Josè Miguel Remolina

 

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La storia della rivista

La rivista, fondata nel 1981, nasce dall’esigenza di una maggiore aderenza – rispetto alla rivista Storia della città e, più in generale, rispetto agli studi storici e letterari – sia alle tematiche della ricerca universitaria, sia alla storia urbanistica italiana in età moderna e contemporanea.
Dopo alcuni anni, e in stretta correlazione con le ricerche nazionali del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (ex 40%) coordinate da Enrico Guidoni (Dipartimento di Architettura e Analisi della Città – Università di Roma “La Sapienza”), Storia dell’urbanistica si è ‘regionalizzata’ e hanno avuto inizio serie dedicate a Lazio, Piemonte, Toscana, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto che, con diversa cadenza anche in relazione con la disponibilità di fondi, hanno potuto sviluppare percorsi di ricerca autonomi e spesso fortemente sperimentali.

Da questo patrimonio di esperienze, consolidato attraverso numerosi convegni, è infine scaturita la nuova serie dell’Annuario che, su tematiche di interesse generale che gradualmente riguarderanno anche l’età medievale, ha fino ad oggi visto la pubblicazione di numeri monografici.

Accanto alla parte monografica la struttura dei volumi prevede anche sezioni destinate ad ospitare contributi non coordinati (Saggi e ricerche, Fonti e documenti) e una dedicata ad informazioni bibliografiche. In ciascun volume è tenuta costantemente presente l’esigenza di documentare l’intero contesto italiano, tenendo conto della opportunità sia di rinnovare l’interpretazione critica sia di pubblicare fonti e documenti inediti o scarsamente noti.

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